Gesù al Centro: per le Strade di Trastevere

Ultime battute per la missione diocesana “Gesù al centro” che quest’anno ha visto come teatro Trastevere, quartiere romano per eccellenza, frequentato da persone di tutte le età ma soprattutto dai più giovani, visto il gran numero di locali simbolo della movida cittadina e dunque ancor di più terra fertile di evangelizzazione. “Gesù al centro” è divenuto un appuntamento ormai noto e atteso dai giovani appartenenti a diversi gruppi, movimenti e parrocchie di Roma. La gioia e l’entusiasmo sono sempre gli stessi: i giovani missionari, quest’anno in maglia gialla, stanno incontrando i loro coetanei nelle scuole per annunciare che Gesù è un amico speciale di cui ci si può fidare, per dire a chi non lo sa: “metti Cristo al centro della tua vita e tutto cambierà”.

Diverse le iniziative, come al solito, si cerca di raggiungere più luoghi e diverse fasce di età. Alcuni missionari sono per esempio impegnati nell’evangelizzazione presso l’ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina, altri ancora nel carcere di Regina Coeli. Di sera, ci si ritrova nella parrocchia di Santa Dorotea per partecipare alla Santa Messa; dalle ore 22 in poi prende vita invece “Luci nella notte”, il momento centrale dell’evangelizzazione serale in cui i nostri ragazzi si riversano nelle strade prossime alla parrocchia per invitare altri ragazzi, impegnati a scegliere il locale più alla moda della zona, a vivere un momento personale con Gesù. Sono tantissimi quei ragazzi che, spesso dopo tanto tempo, entrano in chiesa per scrivere una preghiera e accendere un lumicino ai piedi dell’altare. Tanti sono coloro che sentono il desiderio di vivere il Sacramento della Riconciliazione. Ognuno di loro è accompagnato da un missionario che si prende cura e prega per quel coetaneo di cui forse sa appena il nome. “Gesù al centro” è una bellissima esperienza di comunione tra tutte le varie realtà ecclesiali che stanno partecipando all’evento. È il segno che la Chiesa è viva ed è giovane, pronta a raccogliere le sfide della nuova evangelizzazione che si muove verso le periferie dell’esistenza.